PHO: vernissage e inaugurazione del nuovo atelier
Bastian Contrari ha curato la comunicazione dell’evento.

Pho, pagina facebook

«Il vero motore del suo fare è identificabile nell’intenzione di dare una risposta – reattiva, immediata e diretta – al contesto dell’esistenza “collettiva e quotidiana” e si esplica prima di tutto nell’ambito della “scena urbana”, che in una città come Milano assomiglia da tempo sempre più a una no man’s land»
Elisabetta Longari

VERNISSAGE
&
INAUGURAZIONE del NUOVO ATELIER
di
MARCO GRASSI aka PHO
sabato 10 ottobre 2009 dalle 17.00 alle 22.00
via Alessandro Manzoni, 29 – Rozzano (MI)

Milano, 22 settembre 2009 – Dopo la recente e fortunata esposizione londinese presso la Galleria Urban Angel, ad un anno dalla donazione della sua opera “Via Brera 28” all’Istituto Mario Negri, per la sua nuova sede della Bovisa, e con all’attivo la partecipazione agli eventi culturali più interessanti dell’ultimo periodo (tra tutti: Street Art Sweet Art – Pac di Milano e Junkbuilding – Triennale Bovisa di Milano); Marco Grassi, in arte PHO, apre le porte del suo nuovo atelier al pubblico, sabato 10 ottobre dalle 17.00 alle 22.00.

In occasione di questa nuova tappa del suo cammino professionale e umano, l’artista presenterà una doppia serie di opere inedite realizzate all’interno dei nuovi spazi dell’atelier.

Staccionate e Codici, questi i nomi delle due serie, rappresentano gli ultimi anni del percorso creativo di Pho e della sua anima eternamente divisa tra il lavoro in studio e quello maggiormente legato ai ritmi della strada, esperita fin dall’adolescenza e i cui materiali (manifesti, legno, …) continuano a rappresentare la base ineliminabile di molti suoi lavori.

VERNISSAGE &
INAUGURAZIONE NUOVO ATELIER
MARCO GRASSI aka PHO
sabato 10 ottobre 2009
dalle ore 17.00 alle 22.00
via Alessandro Manzoni, 29 – Rozzano (MI)

 

Marco Grassi
aka PHO
(Milano, 1976)
Avvicinatosi all’arte di strada conosciuta per la prima volta su muri e treni di Parigi, e influenzato della Graffiti-Art parigina e newyorkese, si afferma sulla scena della street art italiana nei primi anni ’90, diventandone uno dei maggiori protagonisti.

Nel 1995 si iscrive al corso di pittura del Prof. Luciano Fabro all’Accademia di Belle Arti di Brera ed estende la sua ricerca a tutti i materiali che la città può offrire: il recupero di elementi presi dal quotidiano, come manifesti strappati e bancali in legno, diviene il supporto dell’intervento pittorico, in cui l’azione del tempo distrugge e trasforma l’opera, radicandola e contestualizzandola nel tessuto urbano stesso. Appassionatosi poi allo stile della pittura orientale e degli espressionisti astratti (Vedova, Mathieu, Sam Francis, Afro), affianca all’uso della vernice spray quello di pennelli e spugne, determinando il suo stile caratterizzato da una forte gestualità del segno.

Durante gli studi diventa inoltre assistente presso lo studio di scultura di Arnaldo Pomodoro: questo gi permetterà di sviluppare una serie di tecniche fondamentali per il suo operare attuale. Nel 2001 si diploma presso l’Accademia di Belle Arti di Brera con una tesi dal titolo “Areosolart”.

Dopo aver partecipato ai più importanti eventi di Street Art ed a una serie di collettive, nel 2005 realizza la sua più importante mostra personale con la Provincia di Milano presso lo Spazio Guicciardini, dal titolo “La Strada come laboratorio e come modello espressivo”.

Nel 2007 partecipa alla mostra “Street Art Sweet Art” al Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano. Nel 2008 è presente insieme ad una selezione di artisti italiani e brasiliani alla mostra ”Dos Graffitos à Pintura” organizzata presso il Museo d’Arte Contemporanea di San Paolo in Brasile, visto il grande successo la mostra verrà riproposta al Museo Recoleta di Buenos Aires in Argentina. Sempre nel 2008 partecipa alla mostra collettiva “JunkBuilding” presso la Triennale Bovisa di Milano; l’opera realizzata “Via Brera 28 Milano” verrà successivamente richiesta dal Professor Silvio Garattini per la hall del nuovo Istituto Mario Negri.

 

PHO: vernissage e inaugurazione del nuovo atelier

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